- Avere il bambino sempre sotto controllo, anche quando si trova in una stanza diversa. È un’esigenza comune a ogni mamma, senza eccezioni.
Perché nella vita frenetica di una madre – divisa tra bambini, lavoro, cura della casa e incombenze quotidiane – ogni minuto è prezioso. E tutto ciò che può aiutare a ottimizzare i tempi e a fare più attività contemporaneamente è di grande, grandissimo aiuto.
Senza contare che i tempi di riposo dei bambini non coincidono quasi mai con quelli degli adulti. Spesso i neonati si svegliano frequentemente durante la notte – da qui le tanto temute notti in bianco dei neo genitori – e, per recuperare il sonno, spesso fanno numerosi pisolini durante il giorno, quando mamma e papà devono dedicarsi alle attività quotidiane: pulire casa, cucinare e concedersi dei momenti di intimità.
Per questo il baby monitor è diventato un oggetto fondamentale. Sul mercato esistono diversi modelli, da quelli più semplici a quelli più sofisticati. Orientarsi tra le innumerevoli caratteristiche e scegliere il baby monitor più adatto alle proprie esigenze può non essere così semplice.
Baby monitor: le tipologie principali
La prima domanda da porsi è: voglio solo ascoltare il bambino o voglio anche vederlo? Perché la prima, grande distinzione tra i vari baby monitor è proprio questa: solo audio o anche video.
Per i genitori a cui basta sentire il proprio piccolo, sono sufficienti i baby monitor dotati solo della funzione audio. Assomigliano molto ai walkie talkie: un dispositivo si mette nella stanza dove dorme il bambino, l’altro rimane a portata di orecchio dEi genitori. Sono apparecchi dalla tecnologia molto basica, per questo sono i più economici. Sono molto leggeri, compatti e pratici da utilizzare.
I baby monitor che hanno solo la funzionalità audio possono essere di due tipi: unidirezionali o bidirezionali. Nel primo caso, la comunicazione tra genitori e bambino è a “senso unico”: il dispositivo del bambino trasmette, quello dei genitori riceve. Nel secondo caso, invece, entrambi gli apparecchi possono sia trasmettere sia ricevere. Questo permette a mamma e papà di consolare il piccolo anche a distanza, cantandogli una ninna nanna o rassicurandolo a voce.
I baby monitor con funzione audio e video, invece, danno ai genitori la possibilità non solo di ascoltare il proprio piccolo, ma anche di vederlo grazie alla presenza di una microcamera. Anche per questi modelli, è possibile scegliere tra tecnologia unidirezionale e bidirezionale: in questo secondo caso, i genitori possono vedere il piccolo e comunicare con lui a distanza.
I baby monitor con video sono disponibili in un ampio ventaglio di modelli, da quelli più essenziali a quelli più elaborati. Per esempio, alcuni baby monitor sono dotati di visione notturna – per vedere il bambino anche al buio – e permettono di riprodurre melodie per far addormentare il piccolo. Inoltre, quasi tutti sono dotati di modalità VOX, che permette all’apparecchio di attivarsi solo quando viene individuato un rumore, in modo da risparmiare energia. Nei baby monitor più moderni, dotati di tecnologia digitale, è possibile vedere il piccolo direttamente dal display dallo smartphone.
Un’altra caratteristica che differenzia tra loro le varie tipologie di baby monitor è la modalità di alimentazione. Alcuni funzionano a batteria – di solito con pile ricaricabili – altri, invece, sono alimentati a corrente. Ci sono alcune tipologie che funzionano con entrambe le modalità: sono i modelli più versatili perché permettono di essere utilizzati non solo a casa, ma anche in vacanza.
Insomma, il mercato è ricco di proposte. La scelta dovrà ricadere su quello che meglio soddisfa le proprie esigenze e il proprio stile di vita – e che ovviamente abbia il giusto prezzo. Ma acquistare un buon baby monitor è sempre una buona decisione. Perché ti permetterà di prenderti cura del bambino in modo efficace, sicuro e completo.