Il pianto di un neonato è davvero destabilizzante per i neogenitori, perché desta sempre un senso di preoccupazione misto a impotenza e frustrazione. Quando un bambino comincia a piangere il nostro primo pensiero è infatti sempre come farlo smettere.
Ricordiamoci però che il pianto del neonato è prima di tutto una forma di comunicazione, l’unica possibile nei primi mesi, ed è indice dei differenti bisogni del bambino: sonno, fame, malessere, cambio del pannolino. Comunicare per un bebè vuole dire anche piangere ed è importante per mamma e papà ascoltare, leggere, ma soprattutto accogliere questa manifestazione.
Quindi, dato che stress e nervosismo sono molto contagiosi e l’agitazione di un bimbo finisce per ripercuotersi su tutta la famiglia e viceversa, prima di provare a calmare il nostro cucciolo è meglio prendere una pausa per calmare noi stessi.
Che fare quando il neonato piange?
La ricetta universale calma-bebè purtroppo non è stata ancora trovata e forse non si scoprirà mai, ma l’esperienza, l’istinto materno e molti studi ci suggeriscono alcune mosse che riescono a tranquillizzare anche i bambini più agitati. Il segreto è riuscire a ricreare un ambiente ovattato che ricordi al piccolo l’utero materno.
A volte i bebè piangono e sono nervosi perché si sentono smarriti e si possono calmare solo attraverso alcune azioni di contenimento, che, coinvolgendo tutti e cinque i sensi, riescano a riportarli alle stesse sensazioni che provavano nel pancione.
Ecco allora che a noi genitori non resta che cercare di coccolare il nostro bebè, cambiargli il pannolino, tenendolo stretto al petto, magari cercando un contatto pelle a pelle. Possiamo poi adottare alcune tecniche di contenimento, come tenerlo in fascia e passeggiare, massaggiarlo dolcemente, ridurre le stimolazioni visive, uditive e tattili in modo da offrirgli un ambiente più tranquillo possibile.
La teoria delle cinque S
Un famoso pediatra di Hollywood, Harvey Karp, ha ideato e messo a punto un metodo per far smettere di piangere i bambini, basato su cinque mosse, le cosiddette cinque S:
- Swaddling – Fasciare
- Side/Stomach – Posizione fianco/pancia
- Shushing – fare Shhhh
- Swinging – Movimento ritmico
- Sucking – succhiare.
La prima S, lo Swaddling si riferisce alla tecnica di fasciare i bambini di origine antichissima, che consiste nell’avvolgere il neonato ben stretto in un pannetto di stoffa o in una sottile copertina, così da trasmettergli un senso di protezione – e farlo sentire al sicuro come nel ventre materno. Nonostante questa abitudine già conosciuta dalle nostre delle nostre nonne sia tornata in voga, non tutti i genitori si sentono di cimentarsi con pannetti e lenzuolini annodati, anche per il timore di non sapere bene come fare.
NATUR CALM, la fascetta di semi al delicato profumo di lavanda, rappresenta una valida alternativa alla fasciatura tradizionale, perché aiuta il bebè a rilassarsi in maniera naturale.
Natur Calm, la fascetta anticoliche che dà sollievo al bebè
Il neonato piange perché ha fame, oppure deve essere cambiato o semplicemente perché verso sera è più stanco e irrequieto. Mentre piange, il piccolo contrae tutta la muscolatura, anche quella addominale e intestinale e questo può innescare una sorta di circolo vizioso, le famose colichette tipiche dei primi mesi.
Con la fascetta Natur Calm è possibile alleviare in modo naturale e piacevole il disagio causato dall’aria nel pancino e dalle contrazioni addominali, grazie al calore e al rilassante profumo di lavanda.
Dal design naturale e divertente, lavabile e facilissima da usare, questa fascetta anticoliche in cotone 100% biologico assicura morbidezza e conforto anche alla pelle più delicata.
All’interno è inserito un sacchetto estraibile di semi naturali dal piacevole e rilassante profumo che si può anche riscaldare nel microonde.
La chiusura regolabile in velcro è pensata per adattarsi alle diverse fasi della crescita del bambino, per regalargli momenti di calma e relax durante tutti i suoi primi mesi di vita.