La febbre non è una malattia in sé, ma uno dei meccanismi di difesa attraverso cui il corpo umano reagisce ad alcune minacce esterne. Eppure è fonte di molte preoccupazioni nei genitori. Quando è il caso di chiamare il dottore?

Come ripetono spesso medici e pediatri la febbre non è una malattia in sé, ma uno dei meccanismi di difesa attraverso cui il corpo umano reagisce ad alcune minacce esterne. Eppure, soprattutto quando si hanno bimbi piccoli, la comparsa di febbre è fonte di ansie e preoccupazioni nei genitori.

 

Cerchiamo qui di fare un po’ di chiarezza sul tema per capire cosa fare in caso di febbre nei bambini e se e quando è il caso di preoccuparsi e chiamare il dottore.

Quando è febbre secondo le linee guida dei pediatri?

Secondo le indicazioni dell’OMS, si definisce febbre una temperatura che superi i 37.5, sotto tale valore si tratta di una variazione di temperatura non patologica.
Per misurare la temperatura a neonati e bambini ci sono diversi metodi e tipi di termometri.

Come si misura la febbre nei bambini

MISURAZIONE ASCELLARE. Da prendere con termometro elettronico o tradizionale è adatta ai bambini oltre le 4 settimane di vita. E’ precisa ma perché sia affidabile bisogna tenere il piccolo fermo per i minuti necessari e questo può risultare un po’ faticoso. Miniland offre Thermoflexi che è flessibile e resistente. Dotato di collare di gomma, è resistente agli urti e morbido per il bambino.

MISURAZIONE A DISTANZA. Adottata quasi sempre in ambienti ospedalieri e ambulatoriali e in tutte quelle situazioni in cui è richiesta rapidità e igiene, richiede termometri a infrarossi timpanici o a distanza, come il Thermo Talk Plus, che permette di monitorare la febbre con precisione e facilmente, provandola a contatto con l’orecchio e la fronte del bebè.

Altre caratteristiche di ThermoTalk Plus:

  • Consente inoltre di misurare il battito cardiaco del tuo piccolo e la temperatura dell’ambiente.
  • Un messaggio vocale configurabile in 6 lingue (italiano, spagnolo, inglese, tedesco, francese e russo) comunica la temperatura ottenuta.
  • Per ricordare ai genitori di pulire il sensore a infrarossi, se Thermotalk plus non è stato utilizzato per un lungo periodo di tempo o se sono state prese diverse misure, verrà attivato un allarme acustico.

thermotalk plus miniland misurazione timpanica

 

Un altro termometro di Miniland a infrarossi simile al precedente ma senza la funzione parlante è Thermosense.

Questi termometri consentono anche la registrazione della temperatura, sia per tenerla monitorata che per condividerla con il pediatra, attraverso la app eMyBaby

Non guardare la febbre ma i sintomi

Come abbiamo già ricordato, la febbre non è una malattia, ma la risposta del nostro organismo quando è in atto un processo infettivo (causato da virus o batteri) o infiammatorio (come accade ad esempio nelle otiti). Quindi è bene rivolgere la nostra attenzione di genitore ai sintomi che si sviluppano insieme e attorno alla febbre, per capire se sia il caso di preoccuparsi e chiamare il medico.

Non solo termometro

Quando si tratta di decidere come curare il nostro cucciolo che ha la febbre, oltre a guardare il termometro, dobbiamo osservare il suo comportamento e il suo stato generale. Se il bimbo si mostra prostrato e sofferente, se non riesce a giocare o dormire tranquillo, anche se la sua temperatura non è molto elevata, potrebbe essere opportuno somministrare un antipiretico, che possa dargli sollievo, sempre naturalmente dopo aver sentito il parere del medico.

Come abbassare la febbre nei bambini?

In età pediatrica, gli unici farmaci da usare, sempre previo parere del pediatra curante, sono paracetamolo (antipiretico e analgesico), e ibuprofene (analgesico, antinfiammatorio e antipiretico), perché entrambi efficaci e generalmente ben tollerati. Ovviamente andranno somministrati secondo il corretto dosaggio stabilito dal dottore in funzione del peso del paziente. (Fonte: linee guida SIPPS, Società Italiana Pediatrica)

Entrambi questi farmaci, secondo le linee guida, si possono somministrare ai bambini dopo i 38, 5 di febbre e/o se il bambino appare molto sofferente. Se un bimbo maggiore di un anno ha la febbre alta, ma mangia regolarmente ed è vispo, si può invece aspettare.

Quando bisogna preoccuparsi e chiamare il pediatra o andare al Pronto Soccorso?

Non sempre è urgente consultare il medico o precipitarsi al Pronto Soccorso, appena il termometro segna un rialzo della temperatura.
Ecco come i genitori possono regolarsi secondo le indicazioni dei pediatri della SIPPS :

  1. Se il bambino ha meno di 30 giorni, in caso di febbre, è necessario che venga visitato immediatamente da un pediatra.
  2. Se il bambino ha meno di 3 mesi, in caso di una temperatura pari o superiore a 38°, bisogna contattare con urgenza un pediatra, oppure recarsi al pronto soccorso.
  3. Tra i 3 e i 6 mesi è importante valutare il comportamento del bambino. Se è sereno e vigile si può attendere anche 24 ore prima di farlo vedere a un medico, se invece la febbre è associata ad altri sintomi e il bimbo è prostrato e sofferente, bisogna contattare tempestivamente il pediatra.

Sopra i 6 mesi la febbre non rappresenta di per sé un’urgenza. Se non sono presenti altre sintomatologie significative, si può aspettare anche fino a 3 giorni, prima di chiamare il medico, o comunque può bastare una telefonata.

Le convulsioni febbrili, la grande paura delle mamme

Le convulsioni febbrili sono motivo di ansia per quasi tutte le mamme e i papà. In realtà sono piuttosto comuni fra i bambini piccoli e diventano preoccupanti solo se si presentano in bambini di età superiore a 5 anni.
Purtroppo non c’è modo per prevenire la loro comparsa, ma si può imparare a intervenire in modo corretto, se si tiene sotto controllo il panico e non si fanno allarmismi inutili.
Ecco le mosse giuste da fare, sempre secondo la Società Italiana Pediatria):

  1. Controllare la durata della crisi, prendendo il tempo.
  2. Posizionare il bambino su un fianco senza forzare l’apertura della bocca né muovere la lingua.
  3. Portarlo subito al pronto soccorso solo se è il primo episodio o se la crisi dura più di cinque minuti o se il bambino ha più di sei anni.

I rimedi della nonna contro la febbre da NON seguire

Ci sono tantissime credenze popolari legate alla febbre. Se alcuni rimedi della nonna possono essere validi perché dettati dal buonsenso, come dare da bere molto ai bambini malati, o dar loro conforto con una pezzuolina bagnata sulla fronte, ci sono altre pratiche da non fare assolutamente.

  • STARE AL CALDO: Il bambino con la febbre non va coperto troppo con trapunte o indumenti pesanti e non va avvicinato a caloriferi, altrimenti il suo corpo non riesce a disperdere il calore, provocando di conseguenza un ulteriore innalzamento della temperatura corporea.
  • FRIZIONE CON ALCOOL: Sono da evitare assolutamente le spugnature con l’alcool che sui bimbi molto piccoli non solamente inutili, ma anche pericolose.
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