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Quando va introdotta la carne? Quali verdure può mangiare nei primi mesi? E che cosa bisogna assolutamente evitare? Ecco una tabella che ti aiuterà ad orientarti durante lo svezzamento.
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Ecco quando introdurre i vari alimenti nella dieta del neonato.
Scritto da Miniland
maggio 21, 2018
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È un momento di scoperta e di esplorazione. Il tuo piccolo deve assaggiare sapori diversi e consistenze nuove, abituarsi a un nuovo modo di alimentarsi e di rapportarsi con il cibo. Una fase bellissima… in cui ci vuole molta, molta pazienza, da affrontare con serenità.
Ma in base a quale logica bisogna introdurre i cibi nella dieta del bambino? Un tempo si pensava che lo svezzamento dovesse svolgersi secondo tappe abbastanza rigide e obbligate, ma oggi gli esperti non la pensano più così. Ogni bambino è diverso e deve quindi seguire ritmi diversi, così come sostiene il Ministero della Salute: “L’ordine con cui gli alimenti semisolidi e solidi vengono introdotti nella fase dello svezzamento non riveste più l’importanza che un tempo gli veniva attribuita e può variare in base alla preferenza del bambino e alla cultura gastronomica della famiglia e del pediatra che fornisce i consigli”.
Di seguito ti mostriamo una tabella dello svezzamento del neonato, che ti aiuterà a capire quando introdurre le varie tipologie di alimenti nella dieta del bambino: ti può essere utile come orientamento indicativo durante la fase dello svezzamento.
Ecco qualche ultimo accorgimento per uno svezzamento sereno.
L’ordine con cui vengono introdotti gli alimenti solidi e semisolidi non ha più molta importanza. Ciò che conta è la modalità: gradualmente, uno alla volta, in modo da individuare in tempo eventuali reazioni allergiche.
Fino ai 12 mesi di vita sono assolutamente da evitare zucchero e sale. In generale, anche dopo i primi anni, è necessario ridurre al massimo l’apporto di queste due sostanze: possono favorire la predisposizione a obesità e ipertensione. Il bambino deve abituarsi al sapore naturale degli alimenti, senza ulteriori aggiunte.
Il miele artigianale può portare nell’organismo spore di botulino. Si tratta di una tossina tossica che viene smaltita naturalmente, ma solo dopo i 12 mesi. Per questo, prima di questo periodo, è assolutamente vietato dare al bambino questa sostanza, che va limitata anche nei mesi successivi per evitare l’insorgere di carie.
Tra i “responsabili” della predisposizione all’obesità c’è anche l’eccessiva assunzione di proteine. Bisogna evitare di dar da mangiare al bambino troppo formaggio o carne, e orientarsi verso un tipo di dieta più sano e vario.
Per quanto riguarda la tipologia di frutta da dare al bambino, sarà il pediatra a dare le giuste indicazioni e a controllare l’eventuale presenza di allergie. Le verdure possono essere proposte a partire dai 6 mesi tritate, sotto forma di pappa. Durante i primi mesi si dovrebbero evitare gli spinaci, il cavolo e le barbabietole, che possono essere introdotti dopo i 12 mesi. I legumi, invece, possono essere proposti durante l’ultimo trimestre del primo anno.
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