Organizzazione e pianificazione, le chiavi del successo
Il primo passo per vivere con tranquillità questo passaggio consiste nell’organizzarsi in anticipo sulla gestione del bambino durante le ore in cui sarai al lavoro. Di solito ci si rivolge all’asilo nido, ai nonni o alle baby sitter: l’importante è che tu ti senta sicura dell’appoggio che hai scelto. Andare in ufficio sapendo che stai lasciando il tuo piccolo non in buone, ma in ottime mani è fondamentale per affrontare la giornata lavorativa con maggiore serenità.
La pianificazione non riguarda soltanto la gestione del piccolo, ma anche la routine quotidiana. Dividi i compiti con il papà e prepara un calendario con le faccende domestiche da svolgere. Ricordati che non devi fare tutto da sola: non aver paura di chiedere una mano e a delegare alcune incombenze!
Un rientro graduale
Non è sempre possibile, ma se ne hai l’occasione sarebbe perfetto ricominciare a lavorare in modo graduale, magari con un part-time di mezza giornata e, poco per volta, aumentare le ore lavorative. In questo modo, il passaggio da “mamma full time” a “donna in carriera” non è particolarmente traumatico e permette di affrontare con più calma e tranquillità la separazione dal bambino. Una buona soluzione può anche essere quella di mettersi d’accordo con il proprio capo per lavorare qualche ora da casa, in modo da poter gestire meglio ritmi e orari.
Fai in modo che il tuo bambino non avverta troppo il distacco
Eccoci arrivati al tasto dolente! Perché alla fine puoi organizzarti nel migliore dei modi, avere un’agenda aggiornatissima e poter contare sull’aiuto di tante persone, ma la tua paura più grande rimane sempre quella che il piccolo possa sentire la tua mancanza perché hai interrotto bruscamente il legame speciale che si è creato tra voi due. Partiamo dal presupposto che il bambino ha buone capacità d’adattamento e riesce ad abituarsi ai cambiamenti. Inoltre, puoi sempre ricorrere all’aiuto di qualche oggetto transizionale, come quelli che permettono al piccolo di sentire la tua voce anche quando sei lontana: in questo modo il distacco sarà un po’ meno brusco, perché il bambino avrà sempre al proprio fianco un oggetto che gli ricordi la sua mamma!

Detto questo, ecco qualche raccomandazione finale:
- non lasciarti condizionare da chi sostiene che non è possibile essere, allo stesso tempo, brave mamme e brave lavoratrici: questo è un luogo comune purtroppo ancora diffuso. In realtà è possibile avere successo in entrambi i campi, e non è finita qui: secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti, in cui sono state prese in analisi oltre 2 mila donne che dopo il rientro dalla maternità hanno cominciato a lavorare a tempo pieno, è emerso che la ripresa full time aiuta a scaricare lo stress, a favorire il recupero delle energie e a stimolare le relazioni sociali. Inoltre, la maternità ti porta ad essere più motivata e consapevole: questo ti permette di affrontare il lavoro con una marcia in più!
- non sentirti in colpa, altrimenti finirai per pensare al bambino quando sei al lavoro e viceversa, è questo può essere frustrante. Ciò che devi cercare di fare, invece, è essere il più concentrata possibile mentre lavori, in modo che quando torni a casa puoi goderti ogni minuto trascorso con il tuo piccolo.
- pensa a tutti gli aspetti positivi che il rientro al lavoro porta con sé: sono tantissimi! Rivedere amici e colleghi, avere l’occasione per curare il tuo abbigliamento dopo mesi di tute e abiti premaman, poter leggere un libro mentre sei sull’autobus che ti porta in ufficio… Andare al lavoro ti dà la possibilità di riappropriarti dei tuoi spazi e di essere più serena.
Le mamme lavoratrici hanno una vita intensa, che a volte può non essere semplice ma che è senz’altro appagante e capace di portare a grandi soddisfazioni. Con un po’ di aiuto e tanta organizzazione riuscirai a trovare il giusto equilibrio tra famiglia e lavoro… la tua nuova vita sarà più bella e gratificante di quanto pensi!
