I risvegli notturni nei bambini tra 0-3 anni sono fisiologici e rappresentano un problema piuttosto comune che pertanto andrebbe affrontato dai genitori senza troppo stress.
In realtà, però, quando i bambini si svegliano di notte ripetutamente tutta la famiglia ne risente ed è facile cadere in un vortice di nervosismo e frustrazione.
Il sonno è fondamentale per la salute e lo sviluppo del bambino. In questo articolo, con l’aiuto della pedagogista Elena Cortinovis, sostenitrice della disciplina dolce, esploreremo le cause dei risvegli notturni nei bambini piccoli e daremo qualche utile suggerimento ai genitori per gestirli, aiutando i figli a dormire meglio.
Perché i bambini si svegliano di notte?
Anche noi adulti durante la notte ci svegliamo, come ci ha spiegato nel video la pedagogista Cortinovis, ma senza nemmeno rendercene conto. La differenza è che i bambini quando si svegliano richiedono a forza la presenza dell’adulto, perché non riescono a riaddormentarsi da soli. Si tratta di un processo del tutto naturale e arcaico, bisogna solo aver pazienza, mettendo in atto tante piccole strategie che rafforzino giorno dopo giorno l’autonomia dei nostri cuccioli nel fare la nanna.
Cause dei risvegli notturni nei bambini 0-3 anni
Come accennato sono diverse le cause dei risvegli notturni nei bambini piccoli. Ecco le più rilevanti:
- FAME: i neonati e i bambini piccoli hanno bisogno di mangiare frequentemente, quindi è normale che si sveglino durante la notte per mangiare. Questo è particolarmente vero per i neonati che non hanno ancora stabilito un ritmo alimentare.
- CAMBIO DI PANNOLINO: i bambini di solito si svegliano se il pannolino è bagnato o sporco.
- SCOMODITA’: se il bambino si sente scomodo, ad esempio a causa di una posizione non confortevole o di una temperatura non adatta, potrebbe svegliarsi durante la notte.
- MALESSERE/MALATTIA: se il bambino è malato o indisposto questo può influire sulla qualità del suo riposo. In questo caso, il medico dovrebbe essere consultato, in modo da valutare la situazione nella sua completezza.
- DENTIZIONE: quando i denti del bambino iniziano a spuntare, potrebbe essere doloroso per lui e questo può influire sul sonno.
- ANSIA DA SEPARAZIONE: i bambini possono svegliarsi perché accusano la mancanza dei genitori.
- FASI DELLO SVILUPPO: i bambini in crescita possono avere difficoltà a dormire a causa delle loro attività fisiche e cognitive in aumento.
8 consigli per gestire i risvegli notturni dei bambini 0-3 anni
I risvegli notturni nei bambini. per quanto naturali, rappresentano una sfida per i genitori, soprattutto quando si tratta di neonati o bambini piccoli. Ecco alcuni consigli che possono aiutare a gestire il sonno dei bambini in modo efficace.
1 – Create un’atmosfera rilassante per il sonno
Non smetteremo mai di ripetere quanto sia importante creare un’atmosfera di relax nella cameretta del bebè. Regolate la temperatura e il grado di umidità dell’ambiente aiutandovi magari con un umidificatore di ultima generazione come Humitouch Pure che è dotato anche di purificatore d’ aria a ozono per migliorare la qualità dell’ aria di casa.
Assicuratevi poi che il bambino abbia un lettino comodo e sicuro e una lucina notturna che lo tranquilizzi come la Wandy Star o Wandy Moon della linea Magical, morbide bacchette di peluche pronte ad illuminarsi nel momento del bisogno. In questo modo, il bambino si sentirà più tranquillo e potrebbe dormire meglio durante la notte.
E dato che anche l’orecchio e il naso hanno la loro parte, potete completare l’opera con l’aiuto del Natural Sleeper il diffusore di rumore bianco e aromi pensato proprio per diffondere relax.
2 – Stabilite una routine serale
Creare una routine serale rilassante per il bambino con un bagnetto tiepido, una canzoncina o la lettura di una storiella prima di dormire è il migliore antidoto contro i risvegli notturni. Ne abbiamo già parlato qui. Provate!
3 – Evitate attività serali eccitanti
Evitate di eccitare il bambino prima di dormire, ad esempio con giochi attivi, schermi o programmi televisivi. Cercate invece di scegliere attività tranquille come la lettura di libri o ascoltare musica rilassante. Proiettori di luci e suoni possono aiutare a creare un’atmosfera ovattata e magica!
4 – Ascoltate le esigenze del vostro bambino
Se il bambino si sveglia durante la notte, imparate ad ascoltare le sue esigenze. Potrebbe avere bisogno di essere cambiato o di essere nutrito. Prova a fare queste attività in modo silenzioso e tranquillo, evitando di accendere luci luminose che potrebbero disturbare il suo sonno leggero. Un consiglio anti-stress? Provate lo scaldabiberon intelligente Warmy Advaced che permette di riscaldare e sterilizzare i biberon in modo naturale utilizzando il vapore acqueo ad alta temperatura ed è particolarmente indicato per il latte materno. È possibile programmarne l’avvio e trovare il biberon bello pronto al momento giusto! Le poppate notturne possono così diventare un’attività condivisa con il proprio partner.
5 – Non rinunciate a dormire
Anche se può sembrare un paradosso, cercate di non rinunciare al sonno. Come accennato sopra, provate a dividere i turni di veglia in modo da potervi riposare entrambi durante la notte. Per i genitori single, invece, sarebbe importante organizzarsi in modo da poter dormire durante il giorno, magari quando il bambino fa il riposino.
6 – Evitate le abitudini errate
Evitate di creare abitudini errate, come far addormentare sempre il bambino tenendolo in braccio o in auto oppure iniziare a nutrirlo ogni volta che si sveglia. In questo modo, il piccolo potrebbe diventare dipendente da queste abitudini per addormentarsi, rendendo più difficile per lui imparare a dormire in autonomia.
7 – Fate attenzione alla salute del bambino
Assicuratevi sempre che il bambino non abbia problemi di salute che potrebbero influire sul suo sonno, ad esempio il raffreddore o l’otite. Se notate alcuni sintomi non esitate a consultare il pediatra per avere un consiglio.
8 – E infine… keep calm!
Mantenere la calma e essere pazienti è il solo grande segreto che può aiutare i genitori a gestire i risvegli anche frequenti dei propri figli. Si tratta comunque di una fase naturale della crescita destinata a essere superata, il compito degli adulti è sopportare e supportare i piccoli nel loro percorso verso l’autonomia, anche nel lettino.