Il ciuccio è un oggetto onnipresente nella vita delle mamme e dei loro bambini. Ma sei sicura di conoscerlo bene? Ecco le informazioni essenziali che devi conoscere.
Per alcune mamme, è un accessorio fondamentale. Per altre, invece, è un “vizio da evitare”. Il ciuccio (o ciucciotto, o succhietto) è un oggetto su cui si sentono pareri di ogni tipo. Ma qual è la verità?


 

Come per ogni cosa, se usato con moderazione può essere estremamente utile, ma se si ricorre a esso troppo spesso o a sproposito può essere controproducente. Eppure, i vantaggi del ciuccio possono essere tanti:

– se usato con buon senso, il ciuccio non vizia i bambini, anzi. Può essere un ottimo aiuto per calmarli. Per esempio, durante la nanna e nelle situazioni in cui il piccolo ha bisogno di un conforto (come quando è separato dalla mamma o è ammalato);

– secondo l’OMS, il ciuccio nei primi mesi di vita aiuterebbe a prevenire la SIDS, ovvero la Sindrome da Morte in Culla;

– il ciuccio non compromette l’allattamento al seno. Basta solo non darlo al bambino nei primissimi giorni di vita, quando ancora l’allattamento non è ancora consolidato.

Di seguito ti forniamo qualche informazione utile sul ciuccio. Per imparare a conoscerlo meglio e a utilizzarlo nel modo più appropriato possibile.

Ciuccio

 

Il ciuccio: le cose essenziali da conoscere

 

Il materiale migliore

I succhiotti possono essere di due materiali: silicone e caucciù (o lattice). Il silicone resiste bene alla sterilizzazione senza alterarsi: per questo è il materiale più indicato durante le prime fasi di vita in cui è fondamentale prestare massima attenzione all’igiene. Quando il bambino cresce e comincia a mettere i denti, però, è più consigliato il caucciù perché è più resistente.

 

La forma migliore

Il ciuccio non solo può essere fatto di materiali diversi, ma può anche avere forme diverse. Sono tre le forme principali che si possono trovare: a ciliegina, a goccia o anatomici. Quello a ciliegia è il più simile al capezzolo materno, per questo è particolarmente indicato per i neonati. Le altre due forme, invece, sono consigliati ai bimbi più grandicelli.

 

Quando darlo

Se il bambino è nato a termine, è consigliabile iniziare ad usare il ciuccio a partire dalle 4-6 settimane di vita, quando l’allattamento è ormai consolidato. Ma se il ciuccio viene dato sporadicamente, si può dare anche prima.

 

Quando toglierlo

È consigliabile smettere intorno ai 10-12 mesi di età, soprattutto se viene usato molto frequentemente. È stato dimostrato che il ciuccio potrebbe favorire l’insorgenza di otiti. Per quanto riguarda i danni ai denti, invece, l’uso del ciuccio nei primi 24 mesi non è dannoso per la bocca, e in alcuni casi ridurrebbe l’incidenza di malocclusioni. Succhiare il dito è più dannoso, perché sul palato la pressione è più intensa.

 

Ogni quanto lavarlo

Fino a sei mesi circa di età, il ciuccio va sterilizzato almeno una volta al giorno, e tutte le volte in cui cade in un ambiente sporco perché il sistema immunitario del neonato è ancora immaturo ed è più elevato il rischio di infezioni Dopo i sei mesi si può sterilizzarlo con meno frequenza.


 

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