Allattare al seno è soprattutto una grande avventura e come tutte le avventure non c’è niente di scontato. Con questa guida vogliamo offrirti alcuni consigli per un allattamento il più possibile sereno.

Allattamento al seno, tra timori e pregiudizi

Se da una parte allattare al seno è il modo migliore per dare al proprio bambino il nutrimento che lo farà crescere forte e sano, come prescrive l’OMS, dall’altra non sempre è un’esperienza naturale e serena per le neomamme. Al contrario la maggior parte delle mamme deve apprendere come allattare al seno con il supporto di ostetriche e altri specialisti del materno-infantile.  È quindi piuttosto normale che alle prime poppate siano legate tante ansie e paure.

Ecco perché è importantissimo incominciare con il piede giusto, trovando senza stress la modalità più adatta per noi. Non esiste infatti un solo metodo corretto di allattamento che valga per tutte le mamme e per tutti i bebè, ma piuttosto una serie di pratiche e un atteggiamento fiducioso che ne favoriscono il successo. Vediamo insieme 10 utili consigli per allattare serenamente.

1. Mettersi comode, non c’è una sola posizione per allattare

Mettetevi comode e rilassatevi! La prima regola per allattare senza stress è scegliere una posizione confortevole per mamma e bambino. Ogni bambino e ogni mamma sono diversi, si tratta dunque di sperimentare e trovare la modalità che ci fa sentire meglio e più in sintonia con il nostro bebè. Sdraiate sul letto o sedute: la parola d’ordine per mamme e bebè è comodità.  Un aiuto per creare un’atmosfera di relax può arrivare anche da Natural Sleeper, il dispositivo che stimola dolcemente il rilassamento dei sensi attraverso l’emissione di un rumore bianco, di colori e di profumi.

 

dispositivo rilassante luci e suoni natural sleeper di miniland

 

2. Il bimbo è attaccato bene?

Tra i consigli per allattare al seno, c’è quello di assicurarsi che il bambino sia attaccato correttamente al seno. Ecco a cosa fare attenzione per scoprirlo:

  •  la bocca del piccolo deve essere spalancata e contenere una buona porzione di mammella;
  •  il mento tocca il seno e il labbro inferiore è rivolto in fuori;
  • si riesce a vedere qualcosa dell’areola (la pelle scura attorno al capezzolo) e la parte sopra il labbro superiore è più visibile di quella sotto il labbro inferiore.

Se provi dolore ai capezzoli durante l’allattamento e hai l’impressione che il tuo piccolo non riesca ad attaccarsi bene, non esitare a rivolgerti ad uno specialista dell’allattamento: basteranno pochi accorgimenti per trovare l’attaccamento corretto e avviare un allattamento soddisfacente sia per la mamma che per il neonato.

3. L’allattamento a richiesta

L’unico consiglio valido sempre per tutte e in tutti i casi, in tema di allattamento sereno, è quello di ascoltare e assecondare le esigenze del bambino e le proprie. In pratica, non esiste una regola fissa, bensì mamma e bebè devono trovare il loro equilibrio e il loro ritmo poppata dopo poppata.

4. Non scoraggiarsi

Alcune mamme restano sorprese nel constatare che l’allattamento non sia così semplice e naturale come potrebbe sembrare. Specialmente i primi giorni può non essere una pratica confortevole, ma se si mette in conto il periodo di assestamento, durante il quale i capezzoli si devono abituare alla suzione del bambino, che può essere anche dolorosa, sarà più facile non vivere male l’allattamento. Con la consapevolezza della necessità di fare pratica, dopo le prime settimane, tutto procederà a gonfie vele.

5. Usare il cuscino da allattamento

Molte neomamme trovano vantaggio nell’utilizzare un cuscino per allattamento come il nostro Natural Feeding.  
Grazie alla sua forma allungata e morbida, questo accessorio must have aiuta e sostiene la mamma durante la poppata, riducendo lo sforzo per la schiena e gli arti e mantenendo il bambino nella posizione ideale.

cuscino allattamento e relax Natur Feeding di Miniland

 

6. La cura del seno

Assicurarsi sempre che il bambino sia attaccato bene al capezzolo durante la poppata è il modo migliore per prevenire l’insorgenza di ragadi o problemi al seno. È poi una buona abitudine massaggiare delicatamente il capezzolo e l’areola con una goccia di latte e passare dell’olio di mandorle sulla pelle del seno dopo la doccia. Se il dolore della poppata fosse eccessivo, si può provare a usare un copricapezzolo di gomma durante l’allattamento.

Altro utile consiglio per evitare ingorghi mammari o mastite è quello di tenere attaccato il bambino al seno finché non lo svuota completamente e qualora non fosse possibile, procedere allo svuotamento manuale o con il tiralatte. Tra l’altro ricorda che il latte materno può essere anche conservato in contenitori puliti e idonei e refrigerato in frigorifero (se utilizzato nelle 24h successive) o congelato nello scomparto freezer (se utilizzato nel giro di qualche settimana) per gestire eventuali assenze della mamma. Ne abbiamo parlato qui.

7. Bere tanto

Con l’allattamento il bambino preleva dalla mamma una notevole quantità di acqua, che è la componente principale del latte! È dunque importante bere tanto in questo periodo, quando il fabbisogno idrico della madre aumenta. Chi prova l’esperienza dell’allattamento sa bene che mentre si allatta o immediatamente dopo si avverte una gran sete. È un meccanismo fisiologico naturale che permette di ripristinare le riserve idriche necessarie per mantenere l’idratazione della madre e consentire una continua produzione di latte. L’ideale sarebbe bere almeno due litri di acqua al giorno, una dose che sarà da aumentare in estate, quando la dispersione di liquidi è maggiore per via del sudore. Bevendo, tra l’altro, il latte diventa fluido e più facilmente assorbibile da parte del bambino.

Il consiglio per le mamme è quello di tenere sempre a portata di mano una bottiglia termica come la Bottle Deluxe. Ma cosa bere in gravidanza oltre all’acqua? Vanno bene anche le tisane, specialmente quella di finocchio, purché non zuccherate. Sconsigliato invece il consumo di succhi di frutta per l’inadeguato apporto di zuccheri semplici e gli alcolici.

8. La dieta per allattare

È normale sentirsi più affamata del solito dato che il corpo consuma più calorie allattando. Quando si allatta si può mangiare di tutto, seguendo la dieta abituale, in quantità solo lievemente superiore al solito, senza eccedere dato che sono necessarie circa 500 calorie in più per produrre la quantità di latte che serve al neonato. Una dieta sana ed equilibrata è un vero toccasana per la salute di mamma e bebè. Frutta, verdura, cereali integrali e latticini, carne magra e pesce forniscono i nutrienti essenziali, ma non è il caso di rinunciare ad alcuni cibi senza una vera necessità: meglio provare alimenti diversi in piccole quantità, per scoprire che cosa vada bene per il bambino e che cosa no.

9. Riposare e pensare anche a se stesse

Allattare è sicuramente un momento magico, ma è anche faticoso per il fisico. Gli esperti consigliano di dormire 2 ore il pomeriggio tutti i giorni, per favorire la produzione di latte. Cercate dunque di delegare al partner o agli amici e parenti le incombenze domestiche, come pulire e fare la spesa. E soprattutto dedicate tutti i giorni almeno un quarto d’ora a voi stesse: un bel bagno caldo, un libro o una passeggiata senza bebè al seguito.

Tirare e conservare il latte può essere un ottimo modo per ritagliarsi alcuni spazi di autonomia dal bebè. I vasetti ermetici graduati da 250ml della Linea Terra  sono pensati apposta per conservare al meglio e surgelare il latte materno. Mentre Warmy Advanced  è lo scaldabiberon e sterilizzatore intelligente due in uno per casa e auto, che è particolarmente indicato per scongelare o riscaldare latte materno lasciandone intatte tutte le proprietà nutritive.

 

 

10. Chiedere aiuto quando serve

È molto importante ricordare sempre che non si è sole in questo viaggio. Se ci si sente insicure o piene di dubbi e preoccupazioni sull’allattamento, l’ideale è parlarne subito con un esperto, come ad esempio l’ostetrica, il pediatra o un consulente per l’allattamento. Dal confronto nascerà la sicurezza per affrontare l’allattamento in modo positivo.

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