Nelle calde giornate estive è opportuno garantire al nostro corpo un corretto apporto di acqua, che servirà a rimpiazzare quella persa principalmente con il sudore, altrimenti si rischia la disidratazione. Spesso però i bambini si dimenticano o non gradiscono bere, cosa possiamo fare?

Bere la giusta quantità di acqua è uno dei principi base per il benessere di ciascuno di noi, che vale anche per i bambini. Molti disturbi infantili infatti come mal di testa o stanchezza sono associati alla poca idratazione.

Perché i bambini non amano bere?

Imparare a bere la giusta quantità di acqua, fin da piccoli, è sicuramente il primo passo per una vita in salute. Questo vale specialmente in estate, quando il corpo con il sudore perde liquidi e sali minerali, che vanno reintegrati per evitare il rischio di disidratazione, ancora maggiore nei più piccoli.

Purtroppo i bambini, molto spesso, si dimenticano di bere, perché intenti a giocare o semplicemente perché non sono abituati a fare questo gesto in modo autonomo. Tra l’altro lo stimolo della sete è meno sentito dai bimbi e quando lo avvertono, secondo gli esperti significa che lo stress idrico è già in atto. Ecco perché i pediatri raccomandano di abituare i nostri figli a bere anche quando credono di non averne bisogno.

E’ dunque compito di noi genitori cominciare presto un’educazione all’idratazione, perché l’acqua, in particolar modo durante il periodo estivo, ha un ruolo importante per lo sviluppo e l’equilibrio psico-fisico dell’organismo.

Quanta acqua devono bere i bambini? Le linee guida dei pediatri

Secondo le linee guida della Sipps (Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale) la quantità di acqua specifica per ogni bambino deve essere calcolata tenendo presenti diversi fattori, come l’età, la condizione di salute e il tipo di attività fisica svolta, ma anche la temperatura esterna, e l’umidità dell’ambiente. In genere in estate la raccomandazione per i bambini fino ai 3 anni è quella di consumare almeno un litro di acqua al giorno, oltre a quella già contenuta negli alimenti.
L’allattamento al seno soddisfa interamente il bisogno di acqua che ha il lattante, dunque fino ai 6 mesi di vita non ci sarà esigenza di offrire altro che latte al bebè. Dallo svezzamento invece si potrà cominciare a introdurre gradualmente l’abitudine di bere acqua dal biberon prima e dal bicchiere poi.

4 consigli pratici per far bere i bambini

Quando i bimbi cominciano a bere autonomamente, ci sono alcuni suggerimenti preziosi per fare in modo che si idratino a sufficienza e in maniera costante, specialmente in estate, quando trascorrono tante ore al sole.

1. Assicuratevi di avere sempre a disposizione dell’acqua fresca.

Sembra scontato, ma è la soluzione per poter offrire costantemente acqua al bambino anche durante i viaggi in macchina o in spiaggia. Il thermos è la scelta migliore, non solo dal punto di vista ecologico perché riduce l’utilizzo della plastica, ma anche perché ci consente di conservare i liquidi (acqua o tisane rinfrescanti) in modo sicuro e alla corretta temperatura. L’acqua conservata nelle bottigliette si surriscalda in poco tempo, diventando imbevibile.

I thermos della Collezione Mediterranean di Miniland, dal piacevole rivestimento gommoso e morbido al tatto sono l’ideale da portare in spiaggia o quando siete a spasso durante una scampagnata. Disponibili in due misure (500 ml e 350 ml) si distinguono per l’elevata resistenza e l’efficacia nel mantenere la temperatura grazie alla doppia parete in acciaio, all’esclusivo strato di alluminio e per il suo sistema antigoccia. Le fantasie che richiamano l’estate li rendono perfetti compagni di vacanza e vi aiuteranno quando dovrete offrire da bere ai vostri piccoli accaldati. Inoltre la loro pratica borsa isotermica fornisce un ulteriore strato di isolamento per proteggere i thermos dagli sbalzi di temperatura dell’ambiente, mantenendone così la temperatura più a lungo.

2. Create una routine del bere

Creare un’abitudine servirà a rendere automatico nei bambini questo gesto, associandolo sempre ad alcuni momenti della giornata e ripetendolo: appena arrivati sotto l’ombrellone, all’inizio o al termine di un’attività, durante i pasti principali o le merende, prima della doccia e prima di andare a dormire.

3. Giocando si impara

Con l’aiuto di giochi e libretti spiegate ai piccoli l’importanza di bere acqua per stare bene e crescere sani.

4. Utilizzare accessori divertenti

Utilizzate bicchieri accattivanti e cannucce colorate per rendere il gesto del bere acqua un momento di divertimento. La tazza da apprendimento, della linea Eco Friendly, Naturmeal Chimp  in bambù ecologico con comodi manici, beccuccio e sistema di chiusura anti-goccia, è la scelta perfetta per i primi sorsi del bambino.

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