Latte della giusta temperatura, riscaldato in modo omogeneo e con le proprietà nutritive intatte. Tutte le mamme vorrebbero dare al proprio bambino un latte così! Ma qual è la tipologia di riscaldamento più indicata per ottenere questo risultato?

  • Ognuna ha il suo metodo. Ma qual è il migliore?

 

Quando si tratta di riscaldare il latte per il proprio bambino, ogni mamma ha le sue preferenze. Certo, in questi casi la forza dell’abitudine conta molto. Ma nella scelta del metodo di riscaldamento ci sono alcuni aspetti che non bisogna assolutamente trascurare. E bisogna anche saper cambiare bandiera, se necessario!

Di seguito elenchiamo le caratteristiche dei tre metodi migliori per scaldare il latte: scegli quello che meglio si adatta alle tue esigenze.

Bagnomaria

Il classico “metodo della nonna” che tutti, ma proprio tutti, possono fare: basta avere a disposizione un fornello, un pentolino, un po’ d’acqua e il gioco è fatto. Il procedimento è molto semplice: basta riempire il biberon con il latte, chiuderlo bene, e inserirlo in un pentolino pieno d’acqua, da mettere sul fornello. Dopo averlo acceso, bisogna lasciare che l’acqua di scaldi, facendo in modo che non arrivi a ebollizione: il latte deve essere scaldato, non bollito!

Per capire se il latte è pronto ci sono due modi. Il primo, più “empirico”, consiste nel versare qualche gocciolina di latte sul polso. Se il latte risulta caldo senza scottare, può essere dato al piccolo. Il secondo metodo prevede l’uso di un termometro per alimenti: quando il latte raggiunge la temperatura di 37°, vuol dire che è ora di toglierlo dal fuoco.

Il riscaldamento a bagnomaria è sicuramente facile da realizzare, ma è poco preciso e bisogna supervisionare il processo.

I modi migliori per scaldare il latte

Microonde

Un altro metodo di riscaldamento che viene spesso utilizzato è quello tramite microonde. Lo si preferisce perché è semplice e veloce, ma alcune mamme temono che possa essere dannoso in quanto creerebbe sostanze cancerogene. Non è così: il riscaldamento nel forno a microonde non produce nessuna sostanza pericolosa che possa danneggiare il cibo. L’unico inconveniente di questa pratica è che spesso non si ha bene la percezione di quanto il latte si sia riscaldato, per cui c’è il rischio di dare al piccolo il latte troppo caldo, e lui potrebbe scottarsi. Prima di darlo al bambino, quindi, è meglio testare qualche goccia sulla mano. Ecco qualche altro consiglio da seguire se scegli questa modalità di riscaldamento:

  • non inserire mai coperchi o tettarelle nel forno a microonde, e assicurati che il biberon sia compatibile.
  • metti il biberon senza tappo bene al centro.
  • per regolarti con le tempistiche usa questi riferimenti: per i biberon da 120 ml non più di 30 secondi, per quelli da 240 ml non più di 45 secondi.
  • regola il forno a una temperatura media.
  • lascia riposare il biberon per un minuto prima di darlo al bambino.
  • agita bene il biberon dopo averlo riscaldato.

Scaldabiberon

Il metodo più pratico è senza dubbio quello tramite scaldabiberon. È il modo più comodo –  e per questo il preferito dalle mamme – per più di un motivo. Innanzitutto permette un riscaldamento più uniforme; inoltre riscalda il latte velocemente, ed esattamente della temperatura desiderata. Molto spesso questi dispositivi permettono anche di riscaldare il latte in anticipo, e mantenerlo caldo fino al momento della pappa. Ed è l’unico metodo possibile quando sei fuori casa: grazie agli scaldabiberon portatili è possibile scaldare e sterilizzare il latte in macchina. Infine, non si deve trascurare un aspetto, forse il più importante: lo scaldabiberon mantiene intatte le proprietà nutritive del latte, per assicurare al tuo bambino una pappa sempre sana.


 

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